
La ghirlanda di post di “Spazio e Apprendimento”, rivela un multiverso di aspetti complessi e correlati che si rincorrono e alimentano nei commenti di HR manager e docenti di design, professionisti del progetto e geografi, pedagogisti ed economisti, esperti di cinema e filosofi. Sembra emergere un modello di lettura con tratti ricorrenti, che fa il conto, quasi sempre, e in modo forse inconsapevole, con un “Mito della Macchina”, per dirla à la Mumford (1967), laddove la società moderna – e lo spazio per l’apprendimento che ne è espressione - è rivelazione di “… forza, velocità, movimento, standardizzazione, produzione di massa, quantificazione, precisione, uniformità, regolarità astronomica, controllo – soprattutto controllo...”.